Ex Falck, la bonifica monitorata con droni e torri-guardiano

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L’area da 200mila metri quadrati di superficie su cui sorgerà la Città della Salute viene monitorata 24 ore su 24: seguito tramite Gprs ogni viaggio dei settanta camion che trasportano la terra

A usare un pochino di fantasia sembra di trovarsi su un set di Guerre Stellari: terra e sabbia, enormi scheletri in acciaio all’orizzonte, droni che volano in cielo e torri-guardiano alte 18 metri che si spostano sul terreno. Sorvegliata speciale, in questo caso, la terra che viene «estratta» dalle aree ex Falck di Sesto San Giovanni per essere bonificata. Un modello iper tecnologico che è stato ufficialmente elogiato dal Ministro dell’ambiente, Gianluca Galletti, pronto a «utilizzarlo in Italia e in Europa». L’occasione è stata la visita, lunedì mattina, alle aree dismesse in corso di riqualificazione, il cui masterplan è stato affidato all’architetto Renzo Piano. Il ministro è stato ospite del proprietario delle aree, Davide Bizzi, durante l’evento organizzato da MilanoSesto, la società che svilupperà le ex Falck, e dall’azienda Germani, che fa muovere ogni giorno decine di camion pieni di terra da ripulire.

Il metodo

La bonifica delle aree ex Falck, 1,2 milioni di metri quadrati di superficie, insieme a Bagnoli dichiarata sito di interesse nazionale dal Ministero, è una sfida: allo stato attuale si sta lavorando sui 200mila metri quadrati di superficie su cui sorgerà la Città della Salute, l’unione di Neurologico Besta e Istituto dei Tumori, grande ospedale che dovrebbe venire pronto entro il 2021. I costi di bonifica sono interamente a carico dell’operatore privato, anche se l’opera è pubblica. Per la pulizia della terra che ha ospitato l’acciaieria si stanno usando tre metodi: lavatura del terreno, sbriciolamento e conferimento in discarica. Ben 294mila metri cubi sono già stati estratti, pari al 66% del totale. Significa, ogni giorno, 170 viaggi di una settantina di camion euro 6, tutti monitorati tramite Gprs e altri sistemi. È proprio la tracciatura della terra l’elemento di novità su cui punta MilanoSesto.

La sorveglianza

Affidandosi alla United Risk Management, MilanoSesto ha messo in piedi un sistema di sorveglianza che segue la terra passo passo. Con droni, torri-guardiano e guardie giurate che sono in realtà ingegneri e geologi, l’ex Falck è monitorata dall’alto e da terra 24ore su 24. Si vogliono evitare – questo almeno l’obiettivo – infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, conferimenti sbagliati o fasulli. Il Ministero ha accettato entusiasta questo tipo di sistema, applicato per la prima volta nelle ex Falck ed ora esportato negli Usa. Le bonifiche della prima parte delle aree dovrebbero terminare a fine 2016: solo allora si potrà dire se tutto ha funzionato a dovere.